Ormai da qualche tempo ho iniziato a sentir parlare di “Hokkaido Bread”, di “Milk o Water Roux” o di “Tang Zhong”. Erano tutte cose a me sconosciute fino a quando non mi sono documentata sull’argomento ed ho iniziato a sperimentare.

Cos’è il Tang Zhong? Si tratta di una tecnica giapponese utilizzata per rendere il pane più soffice ed in grado di conservarsi più a lungo. Si ottiene creando un “roux” con acqua o latte (o entrambi) a cui viene aggiunta della farina. Si crea così una sorta di impasto gelatinoso che, aggiunto all’impasto del pane, conferisce sofficità senza alterarne il gusto.

Io sono rimasta letteralmente incantata dai burger buns sofficissimi di Joshua Weissman (se avete pazienza e avete dimestichezza con l’inglese, cercatelo su YouTube perchè è pazzesco), e lui li realizzava proprio con questo metodo. Li ho provati e ne sono rimasta estasiata. Un’unica pecca: lui utilizzava la planetaria e, come sapete, io amo proporvi ricette che possano realizzare tutti quanti, a prescindere dalla propria esperienza in cucina e a prescindere dall’attrezzatura a disposizione (sì, adotto la filosofia di Ratatouille: “Tutti possono cucinare”).

Mi sono resa conto che quella ricetta così perfetta, non sarebbe mai venuta altrettanto bene fatta a mano, se avessi mantenuto gli stessi ingredienti e lo stesso procedimento. Allora ho preso carta e penna, ho iniziato a scrivere, a cambiare proporzioni, ad aggiungere farina, cambiare la quantità delle uova, l’ordine di inserimento degli ingredienti nella ciotola…ed ecco qui! Una ricetta per creare di burger buns perfetti con metodo “Tang Zhong”, pur senza l’utilizzo di una planetaria.

Non fatevi spaventare dal processo apparentemente lungo: ho scritto molto solo perché volevo essere più dettagliata possibile!

Se invece volete una ricetta ancora più facile, qui sul blog ci sono sempre i miei burger buns classici, ormai collaudati da tantissime persone che li hanno provati!